CFP Canossa Brescia Ospedale Civile Brescia

“Un nuovo virus si sta diffondendo in Cina”. Lo scorso febbraio le prime avvisaglie. Poi marzo, che in pochi giorni ci ha travolti. “Ma sì, un paio di settimane… Gli ospedali chiedono aiuto… Chiudiamo tutto… Andrà tutto bene… Io resto a casa… amuchina-zoom-iguanti-lepennelisce-autocertificazione-laseraConte-congiunti-illievito…. Ti posso… videochiamare?”

Era la sera del 18 marzo quando i camion dell’Esercito a Bergamo portavano in altre città le bare delle prime vittime del Covid, già troppo numerose. Quella foto terribile ha rotto l’innocenza di chi non poteva o voleva comprendere una realtà terribile.
Per questo motivo il Governo ha proclamato il 18 marzo <<Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus>> e noi siamo tutti chiamati a onorare la memoria delle oltre centomila persone, genitori, nonni, zii, amici, vicini di casa portati via dal virus.
Come possiamo farlo? Innanzitutto osservando le regole semplici e di buon senso come evitare gli assembramenti, indossare -correttamente- la mascherina, igienizzare le mani. Tutti possiamo farlo.
A volte però le circostanze regalano la possibilità di fare un gesto in più, piccolo e anche forse solo simbolico.
In questo periodo al CFP Canossa Brescia, come in tutte le scuole, siamo costretti a provvedere alla formazione degli allievi tramite la Formazione a Distanza. Lo sappiamo, è una modalità che non può sostituire la lezione in classe o nei laboratori di pratica. Tuttavia l’impegno e l’investimento del nostro Centro e dei nostri formatori è costante. Le lezioni di Pasticceria, ad esempio, non sono un video noioso ma propongono la preparazione passo-passo di dolci e torte così belle e colorate che anche attraverso lo schermo pare di sentirne il profumo. Ma poi, alla fine della lezione? Cosa farne?
Ed ecco l’idea: le torte diventano un simbolo piccolo piccolo del grande, enorme ringraziamento che la gente di una città così tanto colpita come Brescia verso il personale degli ospedali.
L’Ospedale Civile (nessun Bresciano perbene lo chiama “Spedali Civili”) è giusto a un paio di km dal CFP Canossa. Due telefonate ed ecco che i dolci vanno a regalare un istante di pausa ai medici ed infermieri dell’eliambulanza e del Pronto Soccorso.
Il numero di barelle al Pronto Soccorso, le ambulanze in coda ci hanno impressionato. Ci hanno fatto capire ancora e di nuovo in che condizioni queste persone lavorino per aiutare chi sta male, anche nella <<Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus>>

Per questo motivo

Grazie

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