Giovedi 10 febbraio 2022 presso il nostro Centro si è tenuto un incontro sulle pari opportunità e sull’inclusione dei disabili.
All’incontro sono intervenuti portando le loro testimonianze Alessandro, ex dipendente di 21 Grammi, ed Alessio del Centro Bresciano Down. 21 Grammi è un bar, pasticceria e forneria, nato dall’iniziativa del Centro Bresciano Down Onlus con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa delle persone con sindrome di Down.
Tra i ragazzi che hanno avuto la possibilità di approfondire queste tematiche le classi di 2PA, 2PB e 2S.
Vi lasciamo alcune riflessioni che i ragazzi hanno fatto dopo aver ascoltato queste belle testimonianze:

“Alessandro è un ragazzo fortissimo e non ha paura di raccontare la sua vita, poi mi ha colpito molto anche che e riuscito dopo 10 anni a far uscire il libro autobiografico; che è riuscito a trovare un lavoro e sta dando un buonissimo esempio a tutti facendo capire che tutti possono fare le stesse cose se la persona lo vuole.
Il racconto di Alessandro è stato spiegato così bene che ho capito qualunque cosa che abbia detto e mi ha dato così tanta voglia di aprirmi al mondo” (Nicolò)

“Secondo me Alessandro è un ragazzo molto intelligente e coraggioso. È riuscito a fare cose che neanche noi abbiamo fatto e crede in se stesso e cerca di puntare sempre più in alto e questa è una cosa giustissima” (Luca)

“La storia di Alessandro è stata molto interessante a partire dalle esperienze che ha fatto: la maratona di New York, la patente, il Ristorante 21 Grammi… È una persona molto determinata perché anche se ha la sindrome di down la sua vita la vive come se fosse normale e cerca sempre di arrivare agli obbiettivi a tutti i costi. Mi ha colpito molto anche la sua intelligenza a rispondere e a mettere sempre i puntini sulle “I” quando una risposta sembrava scontata. Questo incontro mi è piaciuto molto perché ho ascoltato e capito la storia di una persona con la sindrome di down che anche se ha una disabilità vive la sua vita come ogni giorno osse l’ultimo giorno” (Tommaso)

“Della storia di Alessandro mi hanno colpito molte cose:
• il fatto che se lui dovesse perdere i treni, pullman, o qualsiasi mezzo di trasporto rimane tranquillo e aspetta il prossimo mentre noi, qualche volta chiamiamo i genitori per portarci o addirittura torniamo a casa usando la scusa che non è passato il pullman.
• la sua voglia di mettersi in gioco, la sua voglia di raggiungere degli obiettivi nonostante tutto e va avanti come se nulla fosse;
• che voglia fare una famiglia perché vuol dire che nonostante tutto lui è pronto e non sente il peso della sindrome che purtroppo l’ha colpito.
• il fatto che lui abbia esposto così liberamente la sua vita scrivendo un libro e questo fa capire che i giudizi degli altri contano davvero poco.
La storia di Alessandro mi ha colpito molto, mi ha fatto capire che nulla è impossibile, basta avere voglia, tempo e tutto si può fare. Questo incontro mi è piaciuto davvero tanto, perché non si smette mai di imparare e di scoprire cose belle e questi ragazzi non sono diversi da noi come alcuni pensano, anzi rispetto a noi sono molto ma molto più in alto di mentalità, di voglia di fare e di molte altre cose” (Letizia)